Hanno fatto le prove metà su zoom, metà a scuola per indagare l’amore attraverso Dante e De Andrè, la recitazione e la musica. Hanno adattato e interpretato un diario sentimentale della fine del 1200 come parlasse della loro vita. La vita Nova di Dante Alighieri sembrava quella dei ragazzi in tempi di covid, fatta di amori intuiti, vissuti in solitudine, abbandoni e dolori. È successo a Colle Salario, in una scuola prossima al grande raccordo anulare. Una di quelle dove di solito non va il Tg, se non, magari, per raccontarla in modo paternalistico. Le periferie di Roma, come i quartieri e come le città vanno declinate al plurale. Sono complesse, articolate, molteplici. Narrarle come un moloch di degrado e miseria è falso oltre che offensivo. A Colle Salario c’è poco, molto meno di quel che servirebbe, in termini di offerta culturale, artistica e di servizi. Ma c’è una scuola che insiste e resiste. Che costruisce bellezza anche nei momento più difficili, nonostante il covid, nonostante tutto. Non troveró mai le parole per dire grazie a Luca Calvanelli, alle tante e ai tanti docenti che non si risparmiano mai, alle ragazze e ai ragazzi che ci credono e si aggrappano agli spazi che sono per loro. Mi avete emozionata.

Claudia Pratelli

Assessora alle politiche educative e scolastiche

Municipio III

Un sentito grazie ai ragazzi del gruppo di teatro e musica e ai prof. Luca Calvanelli e alla prof.ssa Susanna Gobbi